• Trasformazione

    Trasformazione effettuata da Dino Tassinari.

  • Gianni Tassinari

    Foto che ritrae Gianni Tassinari in una riparazione auto

     

  • Inventiva

    Utilizzo del carroattrezzi come spazzaneve

     

  • Inventiva

    Invenzione di Gianni Tassinari per le riparazioni

     

  • Formazione

    Corso per ragazzi sul lavoro della carrozzeria

     

Presentazione

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Gianni Tassinari

La mia storia

Relazione Ufficiale 2020

Cerstar 19-7-2020

 

L’Artigianesimo si distingue dalle normali pratiche economiche e sociali per la correttezza del rispetto delle regole. Fin dalle antichità delle aggregazioni tribali, l’essere umano si è dato delle regole comportamentali, con le quali si sono regolamentati quelli che potremmo definire: “i giochi”.

Un esempio lo si può ricavare da giochi con le carte, se il gioco è Briscola l’Asso prevale su tutte le carte, se il gioco è Tressette, l’Asso può essere battuto anche dalla carta più piccola, che è il Due. Doverosa premessa per rimarcare l’esigenza del rispetto delle regole iniziali, nel gioco della convivenza sociale.

La posizione dell’Artigianesimo consiste nella valorizzazione di eccellenze, di capacità, di testimonianze comportamentali , che dovrebbero essere maggiormente valorizzate nelle nostre comunità. Non solo nelle attività ufficiali nel tessuto economico, ma anche nelle parallele attività di volontariato spesso ignorate.

C’è una definizione che viene usata per definire persone contrarie ai progetti dell’Artigianesimo, è una distinzione netta tra gli “Uomini” e i” Caporali”, come li definiva il comico Totò. Ogni contesto umano che si tenti di compenetrare, non può non tener conto delle continue invadenze di questi “Caporali”: sempre!

Non è possibile evitare d’osservare gli effetti, nella nostra società, di questa costante invadenza in tutti gli strati sociali, la quale produce effetti deleteri nel “sentire” delle persone: particolarmente in quelle più deboli e indifese. L’accumularsi di queste “deviazioni” conduce storicamente a tragiche rese dei conti.

Come è logico supporre qualsiasi problematica, contiene nel suo interno anche delle soluzioni. Che potrebbero essere evidenziate, promosse ed adottate per evitare disastri e lutti, che si ripropongono periodicamente, abitudinariamente, nonostante i buoni propositi enunciati alla fine di ogni scontro.

Ma se le si esaminano storicamente, le cause delle periodiche catastrofi sociali, si comprende che esse avvengono quando una popolazione, come una molla troppo compressa, rilascia improvvisamente tutta la sua forza: scatenando violenze terribili, vendette crudeli, irreparabili ingiustizie.

Fatti che non influiscono soltanto nell’immediatezza, ma si trascinano nelle menti dei superstiti per generazioni. Ci si può addentrare in profezie soltanto se si tiene in giusto conto delle “costanti” che hanno determinato nel passato, l’esplosione sociale, quando essa diviene ingovernabile.

Quali sono le possibilità di una prevenzione a questi tragici avvenimenti? Moderare l’assalto della conquista della “politica” alla vita dei cittadini, soprattutto comprendere che l’economia lottizzata che premia i vassalli, i valvassori e i valvassini, è una delle molteplici cause dell’abbandono delle organizzazioni.

Queste pratiche soffocano fino alla paralisi l’economia; l’ammantare di ideologia la dirigenza, spesso con pratiche ricattatorie, finalizzate alla conservazione del potere, non fanno il bene delle imprese. Si è solo perfezionato il “tipo” di sottomissione delle comunità al Potere dei “pochi” a discapito della Libertà!

L’evoluzione dei Mass-Media con l’utilizzo dell’informatica, questa nuova possibilità di diffondere la verità, potrebbe consentire notevoli forme di riscatto sociale da queste sottomissioni, solo se sapremo condividere il possesso dei “sorgenti” di questa Intelligenza Artificiale, dirigendola verso fini nobili.

Non si deve temere gli effetti della verità informatizzata, una nuova sincerità conclamata, la riscoperta di una identità che è poi: “Il complesso dei dati caratteristici e fondamentali, che consentono l’individuazione o garantiscono l’autenticità” (quella corrispondenza alla verità tale da poter escludere mere smentite).

La “ verità” conclamata dall’Artigianesimo non può temere un confronto con qualsiasi forza retriva, perché la sua finalità è lodevole in quanto si propone di attivare iniziative atte a prevenire, incomprensioni, valutazioni errate, frizioni sociali inutili: separando l’ideologia dalla realtà del mercato.

Il passato storico ha molto da insegnarci sulle conseguenze nefaste, delle reazioni incontrollate di un popolo soggiogato: quando come una passione per troppo tempo repressa, finisce per innescare reazioni difficili da gestire. Un esempio eclatante fu la rivoluzione delle Guardie Rosse in Cina, con i loro Dazebao.

I ragazzi costrinsero i loro “avversari” a umilianti e faticose esperienze, paradossalmente punendo proprio chi li aveva resi beneficiari dei vantaggi ottenuti , nutrendoli e facendoli studiare con enormi sacrifici. Un audace passaggio riflessivo il mio, quasi una “profezia” sulla tempesta sociale che rumoreggia sotto di noi.

E non si pensi ad autoassoluzioni, ad attenuanti sulle conquiste economiche e sociali, alle evidenti risorse personali, al possesso di attestati simbolici del successo: quando verranno posti in antitesi con ecologia, disuguaglianze eclatanti: che nuovi giudici con millantato credito di giudizio, “e smemoratezza” citeranno.

La pressione che eserciteranno sulla nostra economia, per una diversa ripartizione mondiale delle risorse; oltre il sistema coloniale di accaparramento, risorse contese a causa dell’esponenziale aumento delle popolazioni, che immigrazioni, spostamenti di popoli che oggi confermano stati di mera sopravvivenza.

Sempre maggiori richieste di beni e prodotti indispensabili, per il rifiuto delle quali non sarà più possibile utilizzare la minaccia di terribili e deterrenti armi di distruzione di massa, che danneggerebbero anche noi. Noi proponiamo un cambiamento in grado di superare gli sprechi: con una nuova “moda”.

Si dovranno innovare comportamenti per utilizzare le risorse in modi diversi, per consentire il soddisfacimento di richieste non più rinviabili, e questo lo si può fare soltanto se riusciremo a farlo sfruttando le abilità e i meccanismi mentali dell’Artigianesimo. Le idee che esso possiede.

Le idee degli artigiani possono contribuire, a causa delle loro frequentazioni quotidiane, ad individuare, inventare, distribuire, nuove interpretazioni dell’uso delle suppellettili, del risparmio energetico, dello sfruttamento più intensivo delle “rinnovabili”: con l’esempio della frugalità tipica dell’Artigianesimo.

Questo ha maggior successo quando le menti vengono stimolate per essere messe a disposizione, per un uso diffuso delle capacità, delle competenze, dell’inventiva per un progetto comune, e non per l’appartenenza ai poteri privati di congreghe di qualsiasi tipo esse siano.

Gianni Tassinari

www.cerstar.it

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